mercoledì, febbraio 15, 2006

Come dormono la notte

"I simply don't understand how your corporate leadership sleeps at night". Sembra Michael Moore? Invece no, è un rappresentante del Congresso degli Stati Uniti a proposito della condotta di quattro big rispetto alle restrizioni imposte dal governo cinese. Si parla di Microsoft, Yahoo, Cisco Systems e Google - i quali hanno ovviamente le loro contro-argomentazioni Leggerei la storia per esempio su BBC News. Un possibile esercizio: mi chiedo che farei io se avessi un'opportunità lì.

domenica, febbraio 05, 2006

Utilities blasfeme

Appena finito di leggere e direi di guardare USER. INFOTECHNODEMO di Peter Lunenfeld, con i visuals di Mieke Gerritzen. Lunenfeld fa il professore in California. Ha scritto molto su tecnologia ed estetica. Gerritzen, una designer, è di Amsterdam.

USER ha un aspetto diverso dal solito saggio: è un piccolo volumetto di pagine fitte di simboli e caratteri stampati in maiuscolo, frasi composte ad epigrafe, colori sgargianti e campiture che riempiono ogni spazio libero. Il bianco è una rarità, una specie di horror vacui tipografico. Il primato "visivo" creato dai media qui si trasferisce anche alla forma dell'indagine critica e teorica. Non lo si confonderà sugli scaffali.

USER argomenta in modo fine, tagliente e per nulla celebrativo su una serie di prospettive del nostro presente, accomunate dalla presenza e dal ruolo delle tecnologie dell'informazione. Una presenza e un ruolo così determinante da essere essenziale alla compresione della vita stessa: "In so many places, information technology (IT) seeps into the fabric of everyday life the way that religion used to. WHile one could blaspheme in the Middle Ages, it was well-nigh impossible to actually disbelieve in God". E un po' blasfemo mi sembra che Lunenfeld lo sia - sia detto a suo merito, specie in tempi come questi, dove parecchi sono pronti a fustigare il laico e scusare l'intolleranza zelante dell'uomo pio.

Senza pretesa di ricostruire qui il libro, mi pare che valga la pena di seguirlo e divertirsi pure mentre ricostruisce le fila che forse tengono assieme home video, personal computing e software di produttività personale con pornografia, solitudine, masturbazione e paranoia organizzatrice. Il tutto è presentato come una rassegna di "utilities", rimanendo non casualmente dentro il linguaggio della tecnologia. Ma la modestia di Lunenfeld, credo non del tutto sincera, non deve trarre in inganno. Tutto sommato qui si discute di religione, in modo critico. Mi ricorda la filosofia in questo senso.

Peter Lunenfeld, USER, visuals Mieke Gerritzen, MIT Press, Cambridge (MA), 2005. Si trova facilmente su Amazon.