mercoledì, luglio 13, 2005

consulenza filosofica

da una delle conversazioni sulla consulenza filosofica. parte da un riferimento a phronesis, http://www.phronesis.info

> > Per indicare gli ambiti e le situazioni in cui la consulenza filosofica risulta particolarmente utile ed efficace, si possono citare le parole del presidente della maggiore associazione statunitense di consulenti filosofici, Lou Marinoff, il quale la ritiene adatta per "fronteggiare dilemmi morali, conflitti etico-professionali; per riconciliare l'esperienza con le credenze, i conflitti tra ragione ed emozione, le crisi di significato, scopi e valori; per favorire la ricerca di identità personale, di strategie nelle relazioni familiari; per superare l'ansia dovuta al cambio di un lavoro, l'incapacità di ottenere i propri obiettivi, la crisi di mezza età, le difficoltà relazionali; per affrontare la morte di una persona amata o la difficoltà a vivere la propria mortalità". A differenza dalla psicoterapia, la consulenza filosofica non opera con tecniche psicologiche, non si occupa di inconscio e non ricerca nel passato le cause del sintomo, ma guarda al futuro lavorando razionalmente e realisticamente sul presente.


> > grazie, leggo al volo dal sito... inteso così, sopratt ultimo punto, mi pare possa in certa misura dare spazio anche ad alcune prospettive che mi interessano. vero che c'è molta insistenza sulla relazione ma l'assunto di principio sul distacco della pratica accademica dai dilemmi della "vita reale" (ossia, la vita della maggior parte delle persone, i non specialisti, che pure hanno il loro posto etc) vale per molte tradizioni attente alla vita pubblica.

Ripresa e correzioni

Provo a riprendere fondamenti, fermo dopo il post iniziale di fine 2003. Una cosa si è in qualche modo chiarita: la prima presentazione non corrisponde più a quel che vorrei vedere oggi qui dentro. I fondamenti di "fondamenti" come progetto alludono sempre alla filosofia, ma senza una relazione particolare alle organizzazioni, o allo studio delle organizzazioni. E il valore di allusione espresso dalla parola non vuole andare oltre al riferimento alla filosofia come tradizione nel senso più ampio, senza nessuna indicazione, perlomeno voluta, a una specifica scuola o indirizzo. Poi bisogna avvertire chi dovesse leggere queste righe che qui a scrivere almeno per il momento non è un professionista della filosofia come disciplina, ossia un ricercatore o professore di filosofia. Anche se il mio personale interesse per la filosofia si è sviluppato comunque nell'università, essendomi laureato in filosofia. Prossimi post spero (nel senso di: spero stavolta di farli sul serio) su cose recenti che mi hanno fatto voglia di ritornare su queste pagine (per es. alcune impressioni dopo un giro sul sito dell'associazione italiana dei cosiddetti "consulenti filosofici", http://www.phronesis.info